sabato 12 dicembre 2009

Un pensiero per Giorgio Ruberto



Quello che sto scrivendo qui, da Bologna, è scaturito da un insieme di emozioni che stanno attraversando la mia emotività. Ho da poco saputo dell’improvvisa scomparsa del mio carissimo compaesano Giorgio Ruberto, stroncato da un maledettissimo incidente stradale. Mi sento pertanto in dovere di dedicare due righe, nonché non poche lacrime, per questa meravigliosa persona prendendomi l’onere di rappresentare quanti l’hanno conosciuto e apprezzato. Non è il suo “già sindaco di Chieuti” a fargli onore, ma il percorso di vita di un uomo troppo onesto per questa vita. Giorgio, voglio osar dire, non faceva parte di questa infame ed egoista società; i valori ai quali si ispirava erano valori molto più nobili di quelli che spesso siamo capaci di pensare. Un uomo di altri tempi, questo sarebbe l’appellativo adatto per una persona così nobile che non mancava di recare del “Lei” a chiunque e che anche nei momenti di rabbia non osava sbilanciarsi in maniera scurrile o sconsiderata. Il Sig.Ruberto Giorgio era un uomo di classe e con classe deve essere ricordato:

“Eri tra i pochi a cui stava davvero a cuore il nostro paese ormai  abbandonato alla decadenza. Amavi la Politica, la Storia, l’Archeologia, la Letteratura, la cultura Arbereshe… amavi la cultura, amavi i grandi ideali che purtroppo non appartengono più a questa seconda metà del secolo, dominata da indegni interessi e da finte e impellenti esigenze. Il tuo amore per queste discipline non era solo empirico ma misto a un’educazione superiore che pochi comprendono e comprenderanno. La tua superiore educazione trovava il suo habitat naturale in sentimenti quali: eguaglianza, pietà e solidarietà. Se davvero esiste questo tanto celebrato Dio, spero che per te riservi un posto migliore che altri non meriterebbero. Forse un giorno mangeremo ancora la tua favolosa pizza con le cipolle che amavi tanto.

"La vita è come una commedia: non importa quanto è lunga, ma come è recitata." Seneca

 Addio Giorgio.”

Vorrei volgere il cordoglio alla rispettabilissima moglie Eleonora e figli per la scomparsa di un grande uomo, marito, studioso e amico da parte mia e della mia famiglia: Rosati Anna, Pasquale Barile e il suo grande amico Antonio Barile.

Amici per sempre nella vita e nella morte.
                                                                                                                                         Giuseppe Barile


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